Il Mount Temple è una montagna grandiosa e bellissima. Quando ho letto che la sua salita non presenta particolari difficoltà tecniche non ho avuto dubbi: sarebbe stata il nostro secondo obbiettivo, il giro di riscaldamento prima dell’Assiniboine.
Mentre la parete nord è un immenso muro di ghiaccio, sovrastato da un grande seracco pensile, il versante sud è costituito da diverse balze di roccia verticale, intervallate da larghe cenge ghiaiose.
La via da noi scelta percorre la cresta est, che è una delle grandi classiche delle montagne canadesi.
Partiti dall’azzurrissimo Lake Louise (affollato già di primo mattino) ci siamo immersi nel bosco iniziando il nostro lungo viaggio di avvicinamento. Prima caratteristica delle Montagne Rocciose è il fatto che il diritto a scalarle va davvero guadagnato, con marce infinite che consentono di coprire le decine di kilometri che ti separano dalla montagna vera e propria.
Eppure è proprio in questi avvicinamenti che ti si schiude la magica bellezza che si nasconde su queste montagne.
Usciti dal bosco abbiamo attraversato una valle verde smeraldo, dominata dalle pareti rocciose dei Ten Peaks e dalla mole del Mount Temple, che finalmente si è svelato in tutta la sua possanza. Superati una serie di laghetti, siamo saliti ad un passo dove ci siamo concessi un po’ di riposo prima di attaccare la cresta rocciosa.
Ci circondavano torrioni di roccia stratificati con diversi colori, mentre in lontananza si intravedevano grandi montagne innevate. I nostri volti erano tutti lì: Andrea, Greg, Ale, come improvvisamente buttati in una dimensione che solo qualche mese prima era solo un’idea abbozzata.
La cresta è stata una lunga e facile scalata. Poi la vetta e il vento del nord che ci ha reso felici: noi quattro lassù, ognuno con la sua storia, ma insieme nel cuore del Canada.
1 commento:
Oltre che un bravissimo alpinista sei anche un bravissimo scrittore o descrittore!!!
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