mercoledì 25 maggio 2016

Sul monte degli dei (il Duca)

Spiaggia semi deserta, il mare si stiracchia sulla sabbia col suo fruscio silenzioso, mentre gli ombrelloni vuoti fanno compagnia alle sdraio bianche. Coste greche, mare Egeo, posto inusuale per quattro alpinisti con un sogno in testa.
C'è chi fa il bagno, chi sorseggia una birra, chi sgranocchia noccioline. Nell'aria c'è una tranquillità cercata e quel sogno, quell'identico sogno.
Il mito narra che i giganti venuti dalle viscere della terra hanno preso d'assalto la dimora degli dei, il monte Olimpo. Lassù c'è il dominio del mondo, l'immortalità, ma anche l'armonia e la bellezza. Lassù c'è la risposta ad un desiderio che si è destato nel cuore dei giganti, nelle viscere dei titani.
Che cosa siamo venuti a cercare fin qua, su questa spiaggia, su quella montagna? Che  cosa speriamo di trovare? Perché con tutte le cime delle Alpi, le vie da percorrere, siamo proprio qua?
L'Olimpo racchiude una magia pazzesca, lo realizzo pienamente la mattina uscito dal rifugio, quando nei soliti gesti da montagna mi trovo davanti l'alba rossa sul mare. La picca affonda nel couloir, i ramponi fanno presa nella neve e la mano sfiora la roccia; alle nostre spalle il mare blu, le spiagge chiare, davanti a noi la cima dolomitica del monte degli dei.
Dalla pista dell'aeroporto l'Olimpo appare possente e incredibile, coperto dal suo manto bianco di neve. Quattro amici salgono sull'aereo lasciandosi alle spalle questo sogno realizzato, portandosi nel cuore un pezzetto d'armoniosa bellezza: il magnifico dono strappato agli dei.