sabato 22 dicembre 2007

Non si vende la terra sulla quale la gente cammina




"Non si vende la terra sulla quale la gente cammina" Tashunka Witko (degli Oglala Sioux)

"Io sono soltanto un uomo. Sono la voce del mio popolo. Quali che siano i loro sentimenti, io dico questo: non voglio più la guerra. Voglio essere un uomo. Voi mi negate il diritto di un uomo bianco. La mia pelle è rossa; ma il mio cuore è come il cuore di un uomo bianco; ma io sono un Modoc. Non ho paura di morire. Non cadrò sulle rocce." Kintpuash (dei Modoc)

"Ho sentito dire che intendete metterci in una riserva vicino alle montagne. Io non voglio andarci. A me piace scorazzare nelle praterie. Lì mi sento libero e felice, ma quando ci stabiliamo in un posto diventiamo pallidi e moriamo." Satanta (dei Kiowa)

"Quando andai a Washinghton, il Grande Padre Bianco mi disse che tutta la terra comanche era nostra e che nessuno avrebbe dovuto impedirci di viverci. Così, perchè mi chiedete di lasciare i fiumi, e il sole, e il vento, e di vivere nelle case? Non chiedeteci di rinunciare al bisonte in cambio delle pecore. I giovani hanno sentito parlare di questo, e la cosa li ha rattristati e li ha fatti andare in collera. Non parlatene più." Parra-Wa-Samen (dei Comanche Yamparika)

"Io non voglio lasciare questo paese; tutti i miei parenti sono sepolti qui, e quando cadrò a pezzi, desidero cadere a pezzi qui." Shunka Napin (dei ? Sioux)

"Io non ho mai detto che la terra è mia per farne ciò che mi pare. L'unico che ha il diritto di disporne è chi l'ha creata. Io chiedo il diritto di vivere sulla mia terra e di accordare a voi il privilegio di vivere sulla vostra." Heinmont Tooyalaket (dei Nez Perces)

"Sono nato nella prateria, dove il vento soffia libero e non vi è nulla che spezzi i raggi del sole. Sono nato dove non vi sono recinti e dove ogni cosa respirava liberamente. Voglio morire lì e non fra i muri. Conosco ogni corso d'acqua e ogni bosco fra il Rio Grande e l'Arkansas. Ho cacciato e vissuto in quel territorio. Ho vissuto come i miei padri prima di me e, come loro, ho vissuto felicemente." Parra-Wa-Samen (dei Comanche Yamparika)

"Tutto ciò che chiediamo è di poter vivere, e di vivere in pace... Ci siamo piegati alla volontà del Grande Padre Bianco e siamo andati nel Sud. Giunti lì ci siamo resi conto che un Cheyenne non poteva viverci. Così abbiamo fatto ritorno nel nostro territorio. Abbiamo pensato che era meglio morire in combattimento che morire di malattie... Voi potete uccidermi qui; ma non potete farmi tornare indietro. Non ci andremo. L'unico modo per condurci là è di venire qui con i bastoni, picchiarci sulla testa, trascinarci via e portarci laggiù morti." Tahmelapashme (dei Cheyenne Settentrionali)

"Ci lasceremo distruggere a nostra volta senza lottare? Rinunceremo alle nostre case, al nostro paese assegnatoci in eredità dal Grande Spirito, alle tombe dei nostri morti e ad ogni cosa che ci è cara e sacra? Sono certo che griderete con me: Mai!" Tecumseh (degli Shawnees)