mercoledì 27 agosto 2008

Dio è Morto (Guccini)

foto: Chiara Sala, al campo base in val di Scalve, Giugno 2008

Ho visto
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già
lungo le notti che dal vino son bagnate,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo alle nuvole di fumo,
nel mondo fatto di città,
essere contro ed ingoiare la nostra stanca civiltà:
è un Dio che è morto.
Ai bordi delle strade Dio è morto.
Nelle auto prese a rate Dio è morto.
Nei miti dell'estate Dio è morto.

M'han detto
che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede
nei miti eterni della patria e dell'eroe
perchè è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità:
le fedi fatte di abitudini e paura,
una politica che è solo far carriera,
il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto:
è un Dio che è morto.
Nei campi di sterminio Dio è morto.
Nei miti della razza Dio è morto.
Con gli odi di partito Dio è morto.

Io penso
che questa mia generazione è preparata
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,
ad un futuro che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perchè noi tutti ormai sappiamo
che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge.
In ciò che noi crediamo Dio è risorto.
In ciò che noi vogliamo Dio è risorto.
Nel mondo che faremo Dio è risorto.

venerdì 1 agosto 2008

Arrivederci Karl



"Siamo nati e un giorno moriremo. In mezzo c'è la vita. Io la chiamo il mistero, del quale nessuno di noi ha la chiave. Siamo nelle mani di Dio... e se ci chiama... dobbiamo andare. Sono coscente che l'opinione pubblica non è del mio parere, poichè se veramente non dovessimo più ritornare, sarebbero in tanti a dire: "Cosa sono andati a cercare là?... Ma chi glielo ha fatto fare?". Una sola cosa è certa, chi non vive la montagna, non lo saprà mai!"
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Karl Unterkircher
(scritto poco prima di morire sulla parete Rakhiot del Nanga Parbat)