foto: Enrico Porro, verso il Cassandra, Giugno 2010
Sono un Pellerossa
e non comprendo nulla.
Noi preferiamo il soave sussurro del vento sull'acqua
rinfrescato dalla pioggia di mezzogiorno
o profumato dall'aroma di pino...
Gli uomini bianchi comprano le nostre terre
come si può comprare o vendere il firmamento?
o il calore della terra? Se non siamo padroni
della freschezza dell'aria, nè del rumore dell'acqua,
voi come farete a comprarli?
Ogni zolla di questo terreno è sacra alla mia gente
L'acqua limpida che scorre nei fiumi e nei ruscelli è anche
il sangue dei nostri antenati.
Se vi vendiamo le nostre terre,
dovete ricordare che sono sacre,
e che ogni riflesso,
ogni gorgoglio dell'acqua del lago e dei ruscelli
racconta la vita della nostra gente.
La voce dell'acqua è la voce del padre di mio padre.
lunedì 2 agosto 2010
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