martedì 28 marzo 2017

Quella strana certezza (il Duca)

L'ombra della sera si sta ormai impossessando della montagna. Noi siamo lì in equilibrio, come scialuppe in mezzo all'oceano.
Buttiamo un'altra doppia nel vuoto, nelle viscere di quel canale che non sappiamo dove porta. Mi calo lentamente lasciandomi afferrare dal freddo che incombe; gli sguardi dei miei amici mi seguono dall'alto.
Sparisco nell'imbuto di roccia, con i ramponi che mordono il ghiaccio sotto alla neve dura.
I miei occhi cercano, totalmente assorti da quell'azione. Non mi domando niente, semplicemente cerco nella montagna una risposta, mentre le corde si stendono lungo la parete senza fine.
Un altro salto verticale, un altro camino di ghiaccio, con la speranza che le corde bastino ad arrivare fino in fondo. Poi finalmente eccoli, i capi spenti nel cuore della parete, non ancora in salvo. Arrivo con calma al loro termine e mi blocco col prusik.
Mi guardo attorno, ho bisogno di una soluzione; non sono disperato, semplicemente devo trovare una soluzione perché da qualche parte certamente c'è. E' una strana sicurezza, fondata nell'amore per la montagna, per quella realtà che non mi ha mai tradito.
Con un leggero dondolio mi spingo sul lato del budello in cui sono appeso. Afferro una lama di roccia, ci provo, eccolo: questo sperone di pietra è la mia soluzione! Faccio passare una fettuccia a cui mi assicuro, poi lancio una voce ai miei amici, che è tutto a posto, che possono calarsi.
Un'ora dopo le nostre lampade viaggiano nella notte della valle. La strada è ancora lunga prima di potersi riposare, lo sappiamo tutti e tre. Fa freddo, abbiamo fame, sete, siamo stanchi. Siamo felici.

Come può accadere questo, come può essere possibile e credibile? Tutte quelle ore aggrappati a quella montagna, a quel monolite verticale di neve, roccia e ghiaccio. Col vento, l'incertezza, la bellezza assoluta e le nostre capacità messe alla prova. Sono in quei momenti che ti convinci di non poterti permettere niente di meno, nulla di meno che l'assoluto. Siamo cittadini di quella realtà, ne facciamo indissolubilmente parte. Ovunque saremo sarà così, questa è la nostra certezza. La nostra appartenenza.