martedì 30 ottobre 2007

Il Sogno (il Duca)


foto: Bruno Illuminati, Il Duca in Val di Cogne, Luglio 2007

Il sogno iniziò con molti colori che giravano intorno. Vedevo le mie emozioni, i miei sentimenti e i miei pensieri mescolarsi senza sosta né ordine.
Vedevo le mie montagne, volti di mille persone, la rabbia danzava con la più fragile delle felicità, l’ira abbracciava il sorriso d’un istante, ogni cosa perdeva la sua debole struttura nell’infinito turbinare dell’essere. Mi girava la testa: una leggera nausea mi faceva bruciare gli occhi.

Poi ecco apparire, oltre ad un mare nero, fetido, in burrasca, la luce che bacia le montagne. Il ghiacciaio brillava sotto la luna e un silenzio di calma soffiava leggero.
Rivedevo allora i fiori, senza profumi ma candidi, soffici, fieri là al loro posto. Il bosco taceva carico della sua saggezza, mentre il torrente imponente scrosciava fra le rocce fragorose.
Ogni cosa era là in un incanto, era là il respiro del vento, la brezza che ti sussurra al cuore e l’emozione mi cresceva. Ma un pugno al cuore in quel soffio d’infinito mi fece tremare, le lacrime inondarono il mio spirito.
Ogni cosa avvolta in quel miracolo appariva a distanza, oltre quel mare nero e fetido, oltre ogni tristezza e paura e sofferenza. La mia indecisione, il mio dubbio, l’oscena caduta del mio orgoglio: ogni cosa mi ammazzava in quella separazione dolorosa.

Ed ecco apparire un vecchio. I suoi occhi bianchi, avvolti in una cappuccio di saio.
Che frastuono furono le sue parole! Le orecchie mi dolevano davanti alla sua voce e caddi in ginocchio, supplicando, pregando che tutto ciò finisse. Ma nulla di tutto ciò finì.
E quel mare avvolto nelle tenebre suonava una triste e insopportabile nenia. Senza malinconia, senza rimpianto, senza lontani ricordi. Era il ritmo insopportabilmente lento del nulla, era il nulla: l’assenza di speranza…
L’assenza di speranza che poi è una speranza scheggiata, come rotta, rimasta infilzata nel mio cuore.
La speranza è fatta di vetro: così luminosa e brillante e bella nella sua integrità. Ma quando si infrange, quando quel vetro, quel cristallo, s’infrange, all’ora diventa tagliente. E la speranza infranta ti lacera il cuore, fino ad ucciderti. O peggio: fino a renderti impotente.

Il sogno continuò in un affogare di amarezza. Tutto, no! Non tutto, ma io, io affogavo nella nera amarezza.
E fu allora che vennero le domande. E la mia filosofia era impotente davanti a quelle domande, io ero impotente davanti a quelle domande.
E il vecchio continuava, con la sua voce di fragore, gracchiante, piena di suoni, a porre quelle domande intervallate da un sordo silenzio:
Chi sei tu?
Che cos’è il tuo desiderio? Nulla?
Nulla, nulla, nulla!!!
E più io non rispondevo, più la mia bocca rimaneva piena d’assenza di senso, più io piangevo. Gridavo in quella desolazione totale. Gridavo senza suono.
E tutto, tutto ciò che c’era di bello oltre quel mare nero d’angoscia, sprofondava davanti a quelle domande. La bellezza svaniva davanti all’assenza di senso. Tutto era pieno di segni che volevano dire tutto e quindi nulla. La contraddizione, la più razionale contraddizione regnava.

Ma poi in mezzo a quel nulla ecco che apparì lei. Là in quel sogno apparì proprio lei. E io la riconobbi, bellissima in quel volto amato e già conosciuto.
Ma anche lei era nella distanza di quel mare nero e fetido. Ora ero del tutto perduto!

mercoledì 17 ottobre 2007

Girl of the North Country (Bob Dylan)

foto: Marco Sala, Camosci in val di Rhemes, Gennaio 2007

Well, if you're travelin' in the north country fair,
Where the winds hit heavy on the borderline,
Remember me to one who lives there.
She once was a true love of mine.

Well, if you go when the snowflakes storm,
When the rivers freeze and summer ends,
Please see if she's wearing a coat so warm,
To keep her from the howlin' winds.

Please see for me if her hair hangs long,
If it rolls and flows all down her breast.
Please see for me if her hair hangs long,
That's the way I remember her best.

I'm a-wonderin' if she remembers me at all.
Many times I've often prayed
In the darkness of my night,
In the brightness of my day.

So if you're travelin' in the north country fair,
Where the winds hit heavy on the borderline,
Remember me to one who lives there.
She once was a true love of mine.

L'interpretazione di Bob Dylan e Johnny Cash:
http://it.youtube.com/watch?v=NPpxwjsP76E