mercoledì 25 novembre 2015

25 Novembre 2012 - Canale Foglia (il Duca)


Riporto la relazione della nuova via aperta da me e da Ale esattamente tre anni fa sulla parete Est del Pizzo della Forcola. La via è stata da noi valutata AD, ma con neve più abbondante le difficoltà potrebbero diminuire. E' probabilmente anche l'unica via che sale questa parete.

PREMESSA: Il Pizzo della Forcola è una montagna assai poco frequentata in una valle bellissima e poco battuta. L'idea di salire questo canale è nata ad Ale alcuni anni fa, osservando le bellissime stratificazioni rocciose della parete est e scorgendo la logicità di questa linea. Cercando sia in internet che (soprattutto) sulla GMI Mesolcina-Spluga di Gogna, da nessuna parte risulta una relazione di questa salita, quindi la nostra potrebbe anche essere una prima. Certamente questo canale (da noi battezzato Canale Foglia) merita di essere un classico delle valli sconosciute.

RELAZIONE: Lasciata l'auto a Voga (SO), presso il piccolo parcheggio in prossimità di un tornante, sfruttando le numerose scorciatoie saliamo in direzione dell'Alpe Dardano, dove termina la strada sterrata. 
Proseguiamo per il bel sentiero che velocemente raggiunge l'Alpe Buglio, quindi in falsopiano per un bellissimo lariceto ci inoltriamo nella valle per raggiungere, sul lato opposto, il bivacco Forcola, posto alla base dell'omonimo pizzo. 
Da qui, risalendo i pendii soprastanti e spostandoci leggermente verso destra, puntiamo alla base del canale (che dal rifugio appare come una rampa obliqua) e per pascoli e detriti appena innevati, raggiungiamo il cono di valanga ai piedi dell'intaglio. Poco sopra, finalmente attacchiamo il canale. 
La prima parte è costituita da un profondo solco roccioso, all'interno del quale abbiamo trovato ghiaccio vivo, quasi una cascata anche se non molto pendente (45°). A metà di questo solco, di circa 100m, si trova il tratto più delicato della via: un salto di una decina di metri (60°) costituito da placche di roccia coperte da un sottile strato di ghiaccio (comunque ben piccozzabile). 
Usciti dal solco, il canale si allarga mantenendo però sempre una linea evidente. Si continua a salire su pendenza pressoché costante, salvo in una strettoia dove l'inclinazione e il ghiaccio aumentano costituendo un passaggio un po' più tecnico. 
Il canale termina ad una selletta; da qui si risale di qualche metro la cresta a sud giungendo in vetta alla montagna (ometto). 

In discesa abbiamo percorso la cresta ovest che costituisce la via normale del Pizzo della Forcola. Il percorso è evidente anche se non segnato (se non per la presenza di un chiodo); siamo così scesi disarrampicando su salti di roccia mai difficili (max II) ma esposti. Individuato il primo canalino di neve percorribile, abbiamo lasciato la cresta scendendo nel vallone nord da cui abbiamo raggiunto il passo della Forcola. Per nevai e traccia di sentiero siamo quindi ritornati all'Alpe Buglio, e da qui alla macchina.